[revisione] Alfredo Franco, 24 Preludi e Ricercari

Le edizioni Ut Orpheus hanno pubblicato 24 Preludi e Ricercari di Alfredo Franco, con la revisione di Leonardo De Marchi (che ha anche curato l’Introduzione).

24 Preludi e Ricercari sono un’opera con finalità didattiche in cui il compositore Alfredo Franco (1967) sintetizza la sua predilezione per alcune forme musicali ormai canonizzate dalla tradizione musicale. Difficile non scorgere in filigrana un omaggio a uno dei più significativi cicli pedagogici per chitarra del XX secolo, vale a dire i 24 Preludi che il compositore messicano Manuel Maria Ponce (1882-1948) scrisse su stimolo del celeberrimo Andrés Segovia. Analogamente a Ponce, Franco struttura una raccolta che va a coprire tutte le 24 tonalità del sistema temperato equabile; ad ogni Preludio segue un Ricercare, forma contrappuntistica di tipo imitativo ben rappresentata nella letteratura rinascimentale per liuto, che esplora le possibilità polifoniche dello strumento nella tonalità d’impianto del corrispondente Preludio.
Il linguaggio armonico di Franco è basato su numerose e raffinate armonie non funzionali (ovvero non inquadrabili nella consueta rotazione tra le funzioni di tonica, sottodominante e dominante) che richiedono un sottile lavoro di valorizzazione timbrica e dinamica da parte dell’interprete. 
Se da una comune raccolta a sfondo pedagogico ci si aspetta che l’attenzione dell’interprete venga indirizzata sulla risoluzione di specifiche tematiche strumentali, in un’ottica che porti a sviluppare congiuntamente doti di agilità e potenza sonora, con i 24 Preludi e Ricercari siamo davanti ad una scrittura che rinuncia programmaticamente all’esteriorità del virtuosismo e vira su atmosfere più intime e soffuse. Il compositore, forte delle scelte armoniche illustrate in precedenza, intende portare lo strumentista verso un controllo del timbro e della pronuncia che, in una scrittura improntata al solo virtuosismo, non avrebbe probabilmente trovato un terreno così fertile. 
In virtù di tali considerazioni abbiamo deciso di offrire diteggiature che privilegiassero un’articolazione più legata e fluida possibile, senza precludere a priori l’uso di particolari gesti – come la pressione della corda con la sola falange del primo dito – per ottenere particolari effetti di risonanza e legato. Pur indirizzando l’interpretazione verso una direzione condivisa con l’autore, le soluzioni da noi proposte non sono da intendersi prescrittive o vincolanti ai fini esecutivi.
Il ciclo, pur avendo le caratteristiche di un’opera unitaria e trovando il suo sbocco più suggestivo in un’esecuzione integrale, può essere eseguito parzialmente, avendo solamente cura di non separare mai le singole coppie di Preludi e Ricercari. In virtù del grado di difficoltà proposto, la raccolta è indirizzata principalmente ad allievi che abbiano già consolidato la fase di impostazione sullo strumento e abbiano conseguentemente sviluppato buone conoscenze della tastiera e capacità di lettura, anche nelle posizioni interne; in questo senso, i 24 Preludi e Ricercari trovano ideale collocazione nell’ambito degli studi di Liceo musicale e nei cosiddetti corsi pre-accademici e di primo livello del sistema dei Conservatori.

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